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L’antro della Sibilla narrata da Virgilio nell’Eneide si trova a Cuma

by jp4aati9

Scoperto nel 1932, l’antro della Sibilla cumana si trova all’interno del Parco Archeologico di Cuma che, a sua volta, rientra nel circuito archeologico dei Campi Flegrei.

Il mistero e il fascino dell’antro della Sibilla

Narrato da Virgilio nell’Eneide (Libro VI), l’antro si pone alla vista dei visitatori come un luogo affascinante e misterioso, con un corridoio lungo 131,50 metri, a forma di trapezio e illuminato da sei aperture laterali, attraverso cui si giunge nella stanza in cui, secondo la tradizione, la Sibilla rivelò ad Enea la sua profezia.

Se secondo la tradizione in questo luogo risiedeva la Sibilla Cumana, famosa per le sue profezie e citata nell’Eneide di Publio Virgilio Marone, alcuni studiosi hanno invece ipotizzato che si trattasse semplicemente di una struttura militare con scopo difensivo per la città ed il porto sottostante.

La leggenda dice che la Sibilla cumana, ossia la sacerdotessa che qui operava e diffondeva i suoi oracoli, percorreva questa galleria fino a bagnarsi nell’acqua delle cisterne in cui era presente il dio Apollo (la galleria era sotto il tempio di Apollo); posseduta dallo steso Apollo, la sacerdotessa scriveva i Libri Sibillini, libri profetici sulla storia del mondo.

Quello che viene identificato come l’antro della Sibilla fu rinvenuto durante gli scavi archeologici dell’antica città di Cuma, tra Bacoli e Pozzuoli, in provincia di Napoli, all’interno dell’area vulcanica dei Campi Flegrei.

La data di costruzione è incerta: secondo l’archeologo italiano Amedeo Maiuri che nel 1932 rinvenne la galleria, l’antro fu realizzato tra il VII ed il VI secolo a.C., come testimoniato dal tipo di taglio della pietra tufacea a forma trapezoidale; secondo altri studiosi, la sua costruzione sarebbe avvenuta tra il X ed il IV secolo a.C.

La Sibilla cumana nell’Eneide di Virgilio (Libro VI)

In Virgilio, nel sesto libro dell’Eneide, la Sibilla Cumana è presentata come un personaggio con la doppia funzione di veggente e sacerdotessa di Apollo e, allo stesso tempo, di guida di Enea nell’oltretomba. La presentazione della sacerdotessa viene accompagnata dalla descrizione dei luoghi misteriosi e inquietanti in cui la Sibilla vive:

At pius Aeneas arces quibus altus Apollo
praesidet,horrendaque procul secreta Sybilla
antrum immane petit magnum cui mentem animumque
Delius inspirat vates,aperitque futura.
(vv. 9-12)

Come visitare l’antro della Sibilla

L’antro della Sibilla Cumana si trova a Cuma, sito archeologico della città metropolitana di Napoli, nel territorio dei comuni di Bacoli e di Pozzuoli. Cuma è stata la prima colonia greca del Mediterraneo Occidentale.

Indirizzo: Via Monte di Cuma, 1 – Pozzuoli (Napoli).

Il Parco Archeologico di Cuma rientra nel Parco Archeologico dei Campi Flegrei, in cui rientrano in totale 25 siti archeologici.

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