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Le sette chiese sorelle del Cilento

by jp4aati9

La tradizione delle Sette chiese sorelle del Cilento forse si lega alla consuetudine di visitare le sette Basiliche Patriarcali di Roma in occasione del Giubileo. L’itinerario è molto suggestivo per la storia che lega le diverse chiese ma anche dal punto di vista paesaggistico e naturalistico.

I santuari mariani e le cappelle dedicate alla Madonna

Sette, nella Bibbia, è il numero della pienezza. Si potrebbe pensare che anche la denominazione delle “sette sorelle”, vada interpretata come simbolo di pienezza. In effetti, il visitatore che si inerpica tra le colline cilentane, troverà un numero variegato di cappelle dedicate alla Madonna, poste in luoghi incantevoli.

I santuari mariani hanno dato ai fedeli la forza di andare avanti. Dietro i quadretti e i ceri votivi, le candele accese, ci sono i volti delle persone che lungo i secoli si sono alternate per visitare la Madonna, per chiedere le “grazie”.

C’è un sorriso all’inizio della nostra vita, quello che ci ha svegliato ad un’esistenza individuale e relazionale, il sorriso della nostra mamma. Forse trascorriamo tutta la vita alla ricerca di quel sorriso originario. L’essere destinatari di un’accoglienza incondizionata è condizione fondamentale per la vita e il suo sviluppo.

Don Aniello Adinolfi ipotizza che la tradizione delle sette chiese sorelle abbia un legame con la consuetudine di visitare in occasione del Giubileo le sette Basiliche Patriarcali di Roma (S. Pietro in Vaticano, S. Paolo fuori Ie mura, Giovanni in Laterano, S. Maria Maggiore, S. Lorenzo fuori le mura, S. Croce in Gerusalemme e S. Sebastiano). Tale pratica, consolidatasi nel corso dei secoli, fu rilanciata nel ‘500 da S. Filippo Neri con tale successo da farne giungere l’usanza fino ai nostri giorni.

Le sette chiese sorelle e il mare di Velia

Sulle sette chiese “sorelle”, dedicate alla Madonna, ogni luogo conserva una sua tradizione orale. Infatti, secondo alcuni, le sette chiese più che mostrare immagini pressoché identiche della Vergine, tenderebbero a mettere in evidenza qualcosa nella singolarità della loro ubicazione: tutte che si diramano dal mare di Velia verso l’interno lucano.

Dove si trovano le sette chiese sorelle del Cilento

Le sette chiese sorelle del Cilento sono:

Cappella della Madonna della Civitella, Pellare – Moio della Civitella, Monte Civitella;
Santuario della Madonna del Sacro Monte, Novi Velia, Monte Gelbison o Sacro
Santuario della Madonna del Carmine, Catona, Monte del Carmine (Catona frazione di Ascea)
Cappella della Madonna del Carmine – Cardile ( è l’unica frazione di Gioi)
Cappella della Madonna del Principio – Mandia (frazione di Ascea).
Cappella della Madonna della Stella, Omignano;
Cappella della Madonna di Costantinopoli o del Ponte – Terradura (frazione di Ascea)

Feste e ricorrenze delle chiese:

Cappella della Madonna della Civitella di Pellare: 25 marzo e martedì dopo Pentecoste

Madonna del Carmine di Cardile e Catona: 16 luglio

Madonna del Principio di Mandia: martedì dopo Pasqua e Pentecoste

Madonna del Sacro Monte di Novi Velia:15 agosto, 8 settembre e 12 settembre

Madonna della Stella di Omignano: domenica successiva al 15 agosto

Madonna di Costantinopoli o del Ponte – Terradura: Domenica in Albis

Come arrivare alle sette chiese sorelle

testo e immagini tratte dalla pubblicazione:
Le Sette Chiese Sorelle a cura di Carmine Rizzo – Kreis editrice – 2003

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