Droga alla guida, cambiano nuovamente le normative del Codice della Strada, rivisto il Decreto Salvini: ecco cosa è stato cambiato.
Con il Decreto Salvini, lo scorso dicembre è entrato in scena il nuovo Codice della Strada, che tanto ha fatto discutere negli ultimi mesi. Probabilmente, è stata messa in atto un po’ una campagna di terrore nei confronti delle nuove regole, tanto che in molti hanno interpretato male le nuove normative. Ad esempio, non sono stati toccati i limiti imposti né per l’assunzione di alcol ne per l’abuso di droghe.

In realtà, se da una parte non sono state toccate le soglie, dall’altra sono state rafforzate le sanzioni, per un inasprimento che comporta multe più salate e ritiro temporaneo della patente da una settimana fino a tre mesi. In caso di grave incidente sotto stato psicofisico alterato, invece, è previsto l’ergastolo della patente e la prigione. Proprio le normative relative allo stato psicofisico alterato hanno sollevato una marea di polemiche, ma ora la nuova circolare dei Ministeri ribalta tutto.
Nuova circolare dei Ministeri, ulteriore modifica al Codice della Strada per l’uso di stupefacenti alla guida
In data 11 aprile 2025 è stata introdotta una nuova modifica al Codice della Strada. Dopo appena quattro mesi dalla sua introduzione, sono state introdotti dei cambiamenti importanti, a seguito delle numerose proteste scatenate dal Decreto Salvini e che riguardano l’uso di stupefacenti alla guida. È stato ripristinato, infatti, il requisito relativo all’alterazione psicofisica.
Si tratta di un particolare fondamentale per tutti gli automobilisti. Per quale motivo? Con la circolare di dicembre, era stata eliminata subdolamente una frase essenziale relativa allo stato di alterazione psicofisica durante la guida. Ciò significava poter sanzione tutti gli automobilisti in base al rilevamento, tramite gli appositi droga test, di tracce di stupefacenti, compresi ingredienti di alcuni medicinali molti diffusi, e anche in caso di stato psicofisico vigile e non alterato.

Una gravissima violazione per i diritti dei cittadini, con i droga test salivari talmente avanzati da poter rintracciare eventuali residui di stupefacenti anche diversi giorni dopo l’assunzione. La nuova circolare specifica proprio l’applicazione delle sanzioni previste in base a una correlazione temporale tra l’assunzione delle droghe e la guida. La sostanza, dunque, deve essere ancora in circolazione nell’organismo e deve compromettere le normali funzionalità, per poter dare seguito alla sanzione.
Correlazione temporale tra assunzione di stupefacenti alla guida: la sostanza deve essere ancora in circolo
Dunque, per poter sanzionare gli automobilisti, le autorità non solo devono accertare la positività alle droghe, ma anche l’effetto che queste hanno sulle funzioni corporee del guidatore. Si tratta di un particolare molto rilevante, e che fortunatamente ora è stato ripristinato. I principi attivi delle sostanze stupefacenti devono produrre effetti nell’organismo per poter essere presi in considerazione nel momento del test.

Ma non è tutto, perché, una volta accertata la positività alla guida, se il guidatore appare vigile e in stato psicofisico non alterato, affinché sia valida la sanzione, questi deve sottoporsi a ulteriori analisi per confermare lo stato di positività, eliminando ogni rischio di falsa positività o di tracce di stupefacenti assunti giorni prima. In tal senso, l’automobilista trovato positivo è chiamato a effettuare analisi del sangue e delle urine.