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Parco Archeologico di Cuma

by jp4aati9

Dell’antica Cuma, la prima colonia greca in Occidente, fondata nella seconda metà dell’VIII sec. a.C. da Euboici-Calcidesi, attualmente è visitabile l’area costituita dall’acropoli, che racchiude l’Antro della Sibilla alle pendici della collina, poi salendo sulla rocca la Torre Bizantina con il Belvedere, la Terrazza Inferiore, tradizionalmente denominata Tempio di Apollo, e la Terrazza Superiore sulla sommità del Monte di Cuma, denominata Tempio di Giove.

Come arrivare

Mappa-per-arrivare a-Cuma

I monumenti della città bassa il Foro, le Terme del Foro, la Crypta Romana, l’Abitato, la Porta Mediana, la Necropoli Monumentale sono interessati da lavori di valorizzazione e sono visitabili solo in via straordinaria in occasione di eventi o manifestazioni culturali.

Antro della Sibilla
Le ricerche archeologiche interpretano il monumento come galleria militare scavata nel tufo a protezione dell’acropoli in età sannitica tra la fine del IV e gli inizi del III sec. a.C. Inizialmente di forma trapezoidale poi in età romana, assume la forma attuale. La galleria ha dei bracci trasversali in cui sono ricavate alcune cisterne per la raccolta delle acque piovane. In età paleocristiana la camera terminale fu utilizzata come luogo di culto e le cisterne come luogo di sepoltura.

Cuma Antro della Sibilla

La definizione di Antro della Sibilla si deve all’archeologo Maiuri che nel 1932 scavò il monumento in nome della affannosa ricerca dei luoghi descritti da Virgilio che si protraeva da molti secoli. La galleria offre la corrispondenza di alcuni elementi con i versi che alludono a un luogo misterioso e oscuro con “cento porte” dalle quali il vento faceva turbinare le foglie su cui la Sibilla scriveva i responsi. E’ dotata infatti di numerose aperture laterali da cui entra la luce, che l’archeologo volle associare alle “cento bocche”. Inoltre, la camera terminale presenta tre piccoli vani che ben si prestano all’interpretazione di stanze oracolari.

Torre Bizantina
Proseguendo la visita si sale uno scalone che conduce verso la sommità dell’acropoli e si arriva alle fortificazioni e alla cosiddetta Torre Bizantina, uno dei bastioni della porta monumentale dell’acropoli, così denominata perché l’aspetto che ha attualmente è frutto di una ristrutturazione del periodo bizantino, quando l’acropoli diventa castrum, in funzione della guerra Greco-Gotica (535-553 d.C.), che nelle sue ultime fasi si ambienta proprio a Cuma.

Terrazza inferiore
La Terrazza inferiore, detta del Tempio di Apollo, ospita una serie di edifici sacri che costituivano un grande santuario dotato di un tempio principale, della cosiddetta cisterna greca e alcune piccole vasche, forse funzionali all’utilizzo dell’acqua per il rituale.
Il tempio, edificato alla fine del VI sec. a.C., ebbe un’importante ristrutturazione in età augustea: il tempio greco viene demolito fino al basamento e quindi riedificato con l’aggiunta di un monumentale ingresso (pronao) sul lato lungo che prospettava sulla città bassa ed era così imponente da potersi vedere da ogni punto della piana cumana.
Quando si diffonde il cristianesimo, a partire dal IV sec. d.C., il tempio viene trasformato in chiesa, dotata di fonte battesimale.

Cuma Tempio di Apollo

Terrazza superiore
Percorrendo la Via Sacra risalendo tutta la collina, si giunge alla sommità dell’acropoli, dove in antico svettava l’imponente Tempio Maggiore, un tempo attribuito a Giove ma oggi attribuito ad Apollo.
Anche questo tempio risale almeno al VI secolo a.C. e subì una ristrutturazione in età romana. La cella cultuale, verosimilmente inaccessibile ai fedeli, è dotata di finestre sui lati lunghi che consentivano una partecipazione solo parziale ai rituali sacri che avvenivano al suo interno.
Anche questo tempio in età tardo-antica (IV-VI sec. d.C.) fu trasformato in chiesa: nella parte retrostante la cella fu realizzato un battistero, rivestito da lastre di marmi colorati, in parte ancora visibili, e una piccola cappella.
La chiesa ebbe una grande rilevanza nell’ambito della diocesi di Pozzuoli durante tutto il medioevo perché accolse le reliquie di San Massimo e di Santa Giuliana e dopo la distruzione della città anch’essa, come tutti i monumenti del sito, fu spogliata dei suoi ricchi rivestimenti e arredi e alla fine abbandonata.

Cuma Fonte battesimale Tempio di Giove

Foro
Il Foro è la piazza della città, luogo della vita pubblica per eccellenza, dove avvenivano le principali attività politiche e commerciali.
Probabilmente il Foro si impiantò in età romana nello stesso luogo dell’agorà, la piazza di età greca che aveva la stessa funzione pubblica e sociale, ma non era strutturata con una forma ben definita e delimitata come in età romana, bensì era costituita da uno spazio aperto dove sorgevano monumenti pubblici e sacri e dove avvenivano assemblee e altre attività economiche e sociali.

Terme del Foro
Le Terme del Foro sono edificate nella seconda metà del I sec. d.C. immediatamente a nord della piazza del Foro. La centralità della posizione fa supporre un uso pubblico, sebbene le dimensioni siano abbastanza contenute rispetto agli impianti termali di Baia e del Lago d’Averno.
La loro struttura ricalca esattamente il canone architettonico delle terme romane.

Crypta Romana
La Crypta Romana è una galleria scavata interamente nel tufo che attraversa la collina dell’acropoli e collega il Foro della città antica con il mare. Viene realizzata ad opera di Agrippa, generale di Ottaviano Augusto durante la guerra civile (44-31 a.C.) a scopo difensivo; fa parte infatti di un sistema di gallerie che dal litorale cumano conducevano fino al porto di Augusto (Portus Iulius) nel bacino del Lucrino.

Abitato
Il quartiere a nord delle terme del Foro fin dalla fondazione della città greca ha assunto una funzione residenziale e conserva assi stradali perpendicolari, i cui tracciati non si modificano nel tempo, ma restano sempre gli stessi e continuano ad essere ristrutturati ed utilizzati a partire almeno dal VI sec. a.C. fino al III d.C. Qui allora è possibile comprendere come cambiano le tecniche costruttive e le tipologie di abitazione nel corso dei secoli, seguendo un’ideale linea del tempo che va dalla fondazione della città greca alla piena età romana.

Le mura e la Porta Mediana
Sul versante nord si conservano alcuni tratti delle poderose mura che cingevano la città e la monumentale Porta Mediana. La parte più antica delle mura risalirebbe alla fine del VII sec. a.C., ma se ne conserva una porzione esigua non perfettamente leggibile, mentre in seguito nella prima metà del VI sec. a.C. le mura sono meglio conservate e costituite da una doppia cortina edificata in grossi blocchi di tufo squadrati riempita di terreno e scaglie di tufo, della larghezza totale di circa 5 metri.

Necropoli Monumentale
Appena fuori la Porta Mediana si colloca la Necropoli Monumentale, come regola nel mondo antico, situata al di fuori delle mura della città, con monumenti, appartenenti all’età sannitica (IV-III sec. a.C.) e a tutto l’arco dell’età romana, dal II sec. a.C. circa al II-III d.C., disposti lungo gli assi stradali. Qui si possono apprezzare le diverse tipologie di monumento funerario, che variano dalla tomba ipogea a camera, a quella a incinerazione che ha per segnacolo un blocco di tufo, variamente abbellito con rilievi o incisioni, ai colombari, ai mausolei monumentali di grandissimo pregio, che conservano pitture affrescate e preziosi corredi.
Inoltre, dalla stessa area provengono delle tombe risalenti al periodo antecedente alla fondazione della colonia greca (X-IX sec. a.C.).

tabella oraria annuale QUI

Prenotazione: obbligatoria. Info QUI

Contatti tel. 081-85 43 060
Via Monte di Cuma, 1 – Località Cuma – 80078 Pozzuoli (NA)
E-mail: pa-fleg@beniculturali.it
E-mail cert: mbac-pa-fleg@mailcert.beniculturali.it

fonti: http://www.pafleg.it/it/4388/localit/57/parco-archeologico-di-cuma

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