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Il Parco Archeologico di Ercolano – Informazioni, prezzi e orari dal 16 marzo 2024 al 14 ottobre 2024

by jp4aati9

Il Parco archeologico di Ercolano rappresenta una testimonianza unica al mondo della vita e della società nella città romana fondata, secondo la leggenda, da Ercole.

Scarica la miniguida degli Scavi di Ercolano (ITA) (ENG) (FRA) (SPA) (DEU)
Scarica la mappa del Parco Archeologico di Ercolano con i percorsi accessibili in sedia a rotelle (ITA)
Scarica la mappa del Parco Archeologico di Ercolano di Geronimo Stilton dedicata ai ragazzi (ITA)

Gli scavi di Ercolano e l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

Nel 1997 l’UNESCO ha dichiarato Ercolano, Pompei e Oplontis “Patrimonio dell’Umanità”. Ercolano, in particolare, con i suoi resti offre una testimonianza unica al mondo della vita e della società romana con abbondanza di particolari.

Casa del tramezzo di legno (foto di Mentnafunangann)

Le altissime temperature sviluppate dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. hanno infatti determinato a Ercolano un fenomeno di conservazione assolutamente originale e in larga misura privo di confronti anche nella stessa Pompei.

Ercolano ha restituito le testimonianze più complete del mondo antico, riferite anche ad aspetti e temi della vita quotidiana e della società romana (religione, ambito domestico, abbigliamento, arredi): materiali organici, carbonizzati, di ogni genere, quali tessuti, papiri, legni, commestibili, tavolette cerate, tutte preziose fonti di informazione per quegli aspetti quotidiani della civiltà romana.

L’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. ha fatto giungere fino a noi una intera città nelle forme proprie impresse da una catastrofe appena compiuta: tetti scoperchiati, muri abbattuti, porte scardinate, statue travolte, suppellettile disseminata ovunque, tutto però in larga misura recuperabile o ricomponibile come mai accade negli scavi condotti in altre zone archeologiche del mondo.

I primi scavi e ritrovamenti archeologici a Ercolano

Nel 1709, durante gli scavi di un pozzo, si ritrovò il muro della scena del teatro. Ebbero così inizio, praticando dei cunicoli nel terreno, le prime esplorazioni. Nel 1738 con Carlo di Borbone s’iniziarono scavi regolari, sempre per cunicoli.

Dopo il ritrovamento del teatro e della basilica, nel 1752 si rinvenne la Villa dei papiri, così detta per la ricca biblioteca di testi greci, oggi custoditi nell’omonima Officina della Biblioteca Nazionale di Napoli.

I lavori vennero sospesi nel 1790 preferendo quelli più semplici, a cielo aperto, di Pompei e Stabia. Ripresero nel 1828 con la tecnica dello sterro e non più quella dei cunicoli sotterranei e dei pozzi di discesa. Un’altra fase di scavi a cielo aperto si ebbe fra il 1869 e il 1875.

Artefice della sistematica operazione di scavo a cielo aperto è stato Amedeo Maiuri che fra il 1927 e il 1958 ha riportato alla luce la buona parte della città verso sud, fino al rinvenimento dell’antica spiaggia e del tempio di Venere; nel frattempo è stata resa visitabile anche parte della Villa dei papiri.

In cavità destinate al rimessaggio delle imbarcazioni, i cosiddetti fornici, sono stati rinvenuti oltre 250 scheletri degli abitanti che lì avevano trovato rifugio in attesa di poter prendere il largo, una volta calmatesi le acque, e che qui furono invece sorpresi dalla nube ardente.

L’area archeologica

Gli scavi di Ercolano hanno una superficie di circa 19 ettari. La sua popolazione forse era di circa 4.500 abitanti. Già dal IV secolo a.C., è probabile che l’impianto urbano comprendesse tre decumani e cinque cardini, oggi visibili solo in parte. Interessante l’edilizia domestica e il fatto che, a differenza di Pompei, si sono conservati gli alzati degli edifici e i materiali organici.

Le ricerche sulla Villa dei papiri, fastosa residenza patrizia con un fronte mare di 250 m, interrotte nel 1765 ripresero nel 1996 con una campagna di scavi che ha messo in luce il quartiere dell’atrio e un primo piano inferiore, ora aperti al pubblico su prenotazione.

Dalla villa provengono più di mille rotoli di papiro, sculture in marmo e bronzo e pavimenti marmorei: oltre al portico colonnato verso il mare, grandioso era il peristilio, di 10 × 37 m, al centro del quale si trovava una grande piscina.

Da non perdere a Ercolano:

  • al cardine III, la Casa dello scheletro, per le decorazioni parietali e pavimentali;
  • all’angolo del decumano massimo è la Sede degli augustali (addetti alle cerimonie di culto in onore degli imperatori) dove sono visibili le travi del colonnato e un tramezzo a graticcio in legno e pietrame;
  • le Terme, suddivise in sezioni maschile e femminile, decorate con mosaici e dipinti;
  • Casa del tramezzo di legno, dal prospetto esterno a due piani perfettamente conservato;
  • Casa a graticcio, semplice abitazione con pareti a graticcio di legno e pietrame.
  • Casa dell’atrio a mosaico, con terrazza sul mare.
  • Casa sannitica, che conserva eccellenti pitture di I stile;
  • Casa di Nettuno e Anfitrite (così denominata per il soggetto dei mosaici del triclinio estivo), con annessa bottega ben conservata;
  • nel decumano massimo, un’ampia strada in terreno battuto, destinata al transito pedonale, si trova la Casa del bicentenario (gli scavi furono ultimati nel 1938), con un lussuoso tablinum decorato e piano superiore accessibile;
  • Sul cardine V, la Casa dell’Atrio corinzio e un forno in ottimo stato di conservazione;
  • la Palestra d’età augustea;
  • Casa dei cervi, una delle più ricche della città con decorazioni e terrazze sul mare;
  • Casa del rilievo di Telefo, anch’essa signorile
  • le Terme suburbane, vicino alle quali furono rinvenuti i resti degli abitanti;
Scavi di Ercolano: Le terme
  • dall’ingresso dell’area archeologica, lungo il corso Resina, al n. 23 vi è l’accesso al
    Teatro, di età augustea e con 2500 posti. Ancora sepolto, è raggiungibile con una scala
    di 72 gradini scavata nel banco di detriti solidificati che ricoprì la città.

INFORMAZIONI UTILI PER VISITARE GLI SCAVI DI ERCOLANO

Orari d’ingresso 2024

Dal 16/03/2024 al 14/10/2024: dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.00; l’area archeologica deve essere lasciata per le ore 19,00

ATTENZIONE: Gli orari di chiusura indicati si riferiscono alla chiusura dei cancelli del Parco. Si raccomanda dunque di lasciare l’area archeologica e le aree di ristoro e avviarsi all’uscita per tempo.

Giorni di chiusura: 1 Gennaio, 25 Dicembre

Prezzo del biglietto e abbonamenti

I biglietti sono acquistabili al costo di € 13,00 in loco e online cliccando qui

Il biglietto dovrà essere mostrato all’ingresso, direttamente su smartphone/tablet (QRcode) o già stampato a casa su carta e poi conservato per registrarlo sul tornello.

Riduzioni e ingressi gratuiti:

  • giovani tra i 18 e 25 anni non compiuti biglietto 2€ (+ € 1,50 prevendita);
  • gratuità e riduzioni come da normativa (necessaria sempre la prenotazione. Il costo di prevendita di € 1,50 non si applica sulle gratuità).
  • Attenzione: con il biglietto è consentito un unico ingresso. Il biglietto giovani 18-25 non compiuti è valido per i cittadini della comunità europea muniti di documento di riconoscimento. Consultare il link ‘Info MIC agevolazioni’ per tutte le informazioni su gratuità e riduzioni).

Abbonamento: abbonamento annuale in vendita unicamente on line al costo di 13 €.

L’abbonamento è esclusivo e personale, permette accessi illimitati per un anno dalla data di acquisto, ed è in vendita alle modalità descritte sul sito ufficiale: https://ercolano.beniculturali.it/oraricontatti/

CAMPANIA ARTECARD: E’ possibile utilizzare il PASS Campania>Artecard per accedere al Parco Archeologico di Ercolano, anche nella versione LITE. Tutti i dettagli su www.campaniartecard.it I visitatori in possesso di Campania Artecard dovranno recarsi alla biglietteria del Parco per attivare la card. Gli accessi avverranno nel rispetto delle misure anticovid.

Villa dei Papiri: chiusa per lavori di manutenzione.

Villa Sora: chiusa per lavori di manutenzione.

Casa della Gemma: apertura 2024

Dal 13 gennaio 2024 all’11 aprile 2024

Tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 13.00

Prenotazione non necessaria, l’accesso è incluso nel biglietto di ingresso.

Parcheggio

Per chi arriva in auto, sono presenti in zona diversi parcheggi privati e il parcheggio del Comune in Viale dei Papiri Ercolanesi.

Altri servizi presenti nel Parco Archeologico di Ercolano:

  • Percorso per visitatori con disabilità motoria
  • Visite didattiche e per le scuole
  • Disponibili audioguide e un bookshop
  • Servizio informazioni: +39 081 7777008

Indirizzo: Corso Resina – 80056 Ercolano (NA)
Biglietteria: 081 – 77 77 008.
e-mail: pa-erco@ beniculturali.it
sito Web: ercolano.beniculturali.it

Scarica la pianta degli scavi di Ercolano ITA/ENG

Come arrivare agli scavi di Ercolano

L’area archeologica si trova alle estreme pendici sud-ovest del Vesuvio, a sud dell’odierno abitato, chiamato Resina fino al 1969. Dista 15 km dall’aeroporto di Napoli-Capodichino.

in auto: autostrada A3 Napoli-Salerno: uscita Ercolano Scavi.
in treno: il Museo dista 1,6 km dalla stazione Portici-Ercolano delle Ferrovie dello Stato (www.trenitalia.it) e 700 m dalla stazione della Circumvesuviana di Ercolano-Scavi. Linea Napoli-Sorrento Orari su Eavsrl.it

vedi anche

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