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Le più belle terme della Campania

by jp4aati9

La Campania è ricca di zone termali: grazie anche al territorio vulcanico di alcune aree, già i greci e gli antichi romani erano soliti utilizzare le terme per periodi di relax o di cura.

I principali centri termali della Campania sono:

Terme di Ischia (Napoli)
Terme di Pozzuoli (Napoli)
Terme di Agnano (Napoli)
Terme di Contursi (Salerno)
Terme di Telese (Benevento)
Terme di San Teodoro (Avellino)
Terme di Castellammare di Stabia (Napoli)

Terme di Ischia (Napoli)

Ad Ischia, isola vulcanica del Golfo di Napoli, sono presenti 29 gruppi di sorgenti minerali, con una temperatura che va dai 18 ai 90 gradi.

Numerosi sono i centri benessere e gli alberghi che consetono di usufruire delle acque termali.
Tra i più famosi: il Negombo, la fonte delle Ninfe Nitrodi, le idroterme Olympus, i giardini Poseidon, le terme di Cavascura, il parco termale Aphrodite Apollon, il parco termale Tropical, il parco termale Castiglione.
Nell’isola d’Ischia sono presenti anche delle terme libere tra cui quelle di Sorgeto e delle Fumarole.

Caratterizzate da acque salso-bromo-iodiche che sgorgano alla temperatura di 74° ma anche dai laghetti con una temperatura fra i 38 e i 58 gradi, le terme di Pozzuoli si trovano in un’area ricca di storia ed archeologia e proprio qi molti personaggi famosi dell’antica Roma erano soliti trascorrere momenti di relax.

Dalle opere di Ovidio e Plinio il Vecchio, sembra che i primi impianti termali furono costruiti sin dal II millennio a.C.

Terme di Agnano (Napoli)

Questa zona termale, in cui sono presenti anche diversi scavi archeologici di orgine greca, offre piscine all’aperto molto grandi e diverse vasche idromassaggio.

Le più note sono però le cosiddette Stufe di San Germano, ossia saune a calore secco naturale. Chiamate così dal nome del vescovo di Capua che qui si curò per una artrite associata ad una malattia della pelle, costituiscono l’unico esempio di sauna naturale a calore secco in Italia che permette di sopportare temperature alte favorendo una ricca sudorazione e, di conseguenza, un’azione disintossicante per l’organismo, apportando benefici per reumatismi, malattie della pelle e patologie respiratorie.

Terme di Contursi (Salerno)

Sembra che già gli antichi romani conoscessero le proprietà benefiche e curative delle Terme di Contursi la cui acqua ha, tra le varie caratteristiche, quella di avere la più alta concentrazione di anidride carbonica d’Europa, offrendo quindi benefici per diverse patologie.

In zona sono presenti numerosi alberghi e stabilimenti termali, facilmente raggiungibili anche dall’autostrada A2 del Mediterraneo (in passato chiamata A3 Salerno-Reggio Calabria) prendendo l’uscita con indicazione Contursi Terme-Postiglione e poi proseguendo per la zona dei Bagni di Contursi.

Terme di Telese (Benevento)

Il complesso idrotermale sorge in un parco alle falde del Monte Pugliano in cui sono presenti molte strutture ricettive tra cui diversi resort.
Le acque termali presenti in zona sono ricche di zolfo e sono quindi adatte per diverse patologie.

Terme di San Teodoro (Avellino)

La zona, con diversi borghi di origini medievali, è immersa nel verde dell’Irpinia.
Situate nel comune di Villamaina, le Terme di San Teodorosi offrono acque termali ricche di anidride carbonica e classificate come bicarbonato calciche, solfate, alcalino-terrose.

Terme di Castellammare di Stabia (Napoli)

Di origini molto antiche e citate anche da Plinio il Vecchio come Thermae Stabianae e dal medico greco Galeno, le Terme di Castellammare comprendono diversi tipi di acqua, con 28 fonti minerali.
Nel ‘700, grazie a studi e ricerche effettuate in particolare da Domenico Cotugno e Giuseppe Vairo, fu confermato scientificamente quello che i Romani già avevano capito crica le proprietà benefiche di queste terme.

Ogni sorgente aveva una composizione chimica che variava da fonte a fonte e, quindi, possedeva una proprietà curativa differente.
Fu poi Ferdinando IV di Borbone che, seppur molto affezionato ad Ischia, inviò a Castellammare i migliori ricercatori e chimici di Napoli per studiare le sorgenti termali.

Successivamente il figlio, Francesco I di Borbone, inaugurò il primo stabilimento termale nel 1828, oggi noto come le ‘antiche terme’ o ‘terme vecchie’.
Nel 1833 la sede delle terme, progettata dall‘architetto Catello Troiano, fu inaugurata e aperta al pubblico per la prima volta il 1 giugno 1833 da Ferdinando II di Borbone.

Oggi il complesso termale è formato da due stabilimenti che comprendono, oltre le antiche terme, le cosiddette nuove terme.
Al momento le terme sono chiuse al pubblico ma sono in corso diversi progetti per la complessiva riqualificazione della zona e per la riapertura al pubblico del complesso termale.

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