Piero Gemelli “La bellezza svelata. Fotografie e storie immaginate”
Dal 10 ottobre al 10 novembre 2021 al PAN | Palazzo Arti Napoli.
Apertura al pubblico: 9 ottobre ore 17:00
“PIERO GEMELLI, La bellezza svelata. Fotografie e storie immaginate” è il titolo della mostra che si terrà dal 9 ottobre al PAN Palazzo delle Arti di Napoli, curata da Maria Savarese con Maria Vittoria Baravelli, “in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione, alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.
Per la prima volta, a Napoli uno dei più affermati fotografi italiani, un artista completo che sfugge a qualsiasi classificazione.
Piero Gemelli – L’artista
Nasce architetto, poi si trasferisce a Milano e intraprende la carriera di fotografo specializzandosi in beauty e still life, passione che lo ha portato a collaborare con “Vogue Italia” e con le edizioni estere di Condé Nast, realizzando campagne e immagini pubblicitarie per marchi internazionali come Gucci, Ferré, Tiffany, Lancôme e molti altri.
Fotografa, ma crea anche sculture, disegni, oggetti che popoleranno le sue immagini e il suo mondo. “Il suo approccio alla fotografia è più vicino e analogo a quello che seguirebbe un architetto per un progetto”, ha scritto di lui Natalia Aspesi.
E ancora: “Più che un architetto fotografo è un architetto che ha scelto la scultura. Un uomo che crea opere con le cose e i corpi e li fotografa solo perché non può mostrare l’oggetto che amorevolmente immagina e costruisce”. E in risposta a questo Gemelli riassume la sua visione di fotografia così: “Io non rubo l’attimo, non fotografo ciò che accade, ma ciò che vorrei accadesse”.
Gli oggetti come le donne vengono colte dall’obiettivo per quello che permettono a lui di vedere. La sua maggiore abilità è quella di giocare tra il senso della realtà e il senso della possibilità.
Considera la bellezza ciò che dà equilibrio alle imperfezioni.
«Sono architetto di animo e di formazione, fotografo per passione e professione. Ritengo la bellezza l’equilibrio tra opposti ed imperfezioni. Cerco il dialogo tra istinto e progetto. Quando non fotografo disegno, faccio sculture e architetto nuove visioni di quel mondo nascosto dentro di me»