Il Museo occupa parte del complesso monumentale longobardo-romanico di San Benedetto e delle strutture superstiti di Castelnovo Reale (dove soggiornò, nel Quattrocento, la regina Margherita di Durazzo).
Esso accoglie una ricchissima documentazione dell’intera provincia di Salerno dalla preistoria al tardoantico. Ospita reperti provenienti delle necropoli etrusche e sannitiche del territorio di Salerno. Sono presenti anche reperti ricevuti in varie donazioni provenienti da aree della provincia di Salerno (Sala Consilina, Ottati, Agro picentino, ecc.).
La tipologia dei reperti è molto varia. Del Paleolitico e del Neolitico (grotte di Polla, Pertosa, Palinuro, Molpa e Caprioli), dell’Eneolitico (età del rame) (area di Fratte). Sono presenti reperti villanoviani (IX-VIII sec. a.C.), con urne cinerarie (Pontecagnano, Sala Consilina), Corredi sepolcrali dell’VIII-VI sec. a.C., terrecotte a statue, rilievi e urne cinerarie di età romana.
L’atrio e il piano inferiore
Il percorso inizia dal Lapidario che occupa gli spazi all’aperto antistanti l’ingresso al Museo e l’annesso viridarium, dove sono esposte statue, rilievi figurati e basi onorarie provenienti per la maggior parte dalla Salerno romana e venuti alla luce fin dal Seicento. Si prosegue all’interno del piano inferiore, con una esposizione, cronologica e topografica dell’intero territorio salernitano, integrata con nuovi siti e reperti recuperati nei depositi da vecchi scavi e donazioni dal 1928.
La sezione preistorica comprende materiali sia del Paleolitico e del Neolitico provenienti dalle grotte di Polla, Pertosa, Palinuro, Molpa e Caprioli, sia dell’Eneolitico, provenienti dall’area di Fratte, il più antico insediamento nel comune di Salerno. L’età del ferro è documentata da reperti villanoviani (IX-VIII secolo a.C.), provenienti da Pontecagnano e Sala Consilina.
La cultura dell’inumazione come quella di Oliveto-Cairano nel salernitano è testimoniata dai corredi sepolcrali dell’VIII-VI secolo a.C.. Il cosiddetto “orientalizzante”, caratterizzato da ceramiche a decorazione geometrica, è testimoniato dai reperti dell’Arenòsola alla foce del Sele.
Segue l’esposizione del periodo greco, che documenta la cultura e gli scambi fra i centri magnogreci del Tirreno e dello Ionio. Ad arricchire i costumi tipici maschili e femminili da vari siti del Salernitano sono una collezione di collane e altri monili in ambra, accompagnata da avorio e pasta vitrea, con vaghi conformati a testine femminili o di sileno, del V e IV secolo a. C., come i numerosi cinturoni sannitici e i bellissimi elmi in bronzo di varie epoche.
Il piano superiore
Il piano superiore accoglie i materiali provenienti dalla città di Salerno, idealmente riallacciandosi alla sezione del Lapidario, dal decollo nel VI sec. a.C. del centro antico di Fratte, un sobborgo a NE di Salerno, ai secoli V-VI d. C., fase tardoantica della romana Salernum fondata come colonia nel 194 a.C.
Sono esposti corredi funerari provenienti dalla fascia marina: lucerne, vasi e lastre tombali relativi a un periodo che giunge fino al IV secolo d.C.
Nel museo è esposta una bellissima testa di bronzo raffigurante Apollo del I sec. a.C., attribuita all’artista della Magna Grecia Pasiteles, rinvenuta nelle acque del golfo di Salerno nel 1930.
Completa l’esposizione una ricchissima collezione numismatica.
Come arrivare a piedi o in auto
Il Museo Archeologico Provinciale di Salerno si trova in via San Benedetto 28, nel cuore del centro storico e a pochi passi dal corso Vittorio Emanuele, isola pedonale. Dal corso, a piedi, è sufficiente svoltare salendo all’altezza dell’incrocio con via Velia (si tratta di pochi metri) e ci si troverà subito su via San Benedetto. Proseguendo per via San Benedetto, in pochi minuti si giunge al Museo e alla chiesa di San Benedetto, situata esattamente di fronte l’ingresso del museo.
Per chi arriva in auto, poichè la zona è una ZTL a traffico limitato, si può parcheggiare nei parcheggi con strisce blu a pagamento del c.d. Trincerone, ossia l’asse viario che copre la linea ferroviaria e che si trova, in parte, parallelo al Corso al Vittorio Emanuele (lato interno e non lato mare).
In alternativa, è possibile parcheggiare sulle strisce blu a pagamento che si trovano lungo le strade che si trovano parallelamente al Corso Vittorio Emanuele sul versante lato mare: Corso Garibaldi/via Roma oppure sul lato del Lungomare cittadino.
Orari e prezzo del biglietto per visitare il Museo Archeologico Provinciale di Salerno
Il Museo è attualmente chiuso per lavori (ultimo aggiornamento: ottobre 2021).
Per informazioni: Tel.0039 089231135