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Cattedrale di Salerno – Il Duomo di San Matteo e la cripta

by jp4aati9

Il Duomo di Salerno è dedicato all’apostolo Matteo, le cui spoglie sono custodite nella cripta. Sorge sui resti di un tempio romano. I suo tratti distintivi sono i portali bizantini in bronzo, due amboni ricchi di decorazione musiva, una cripta barocca e un altare in marmo.

Nota – Ingresso a pagamento: dal 10 giugno 2023 l’ingresso al Duomo di Salerno è a pagamento, salvo alcune eccezioni ( tra cui per i fedeli in fase di ‘preghiera’ e durante le celebrazioni liturgiche). Per i prezzi, gli orari e le modalità di ingresso: Clicca qui

La costruzione del Duomo iniziò nel 1080, quando era arcivescovo Alfano I, poeta e medico della famosa Scuola medica Salernitana, per volere del duca normanno Roberto il Guiscardo, che nel 1076 era entrato vittorioso in Salerno.

Nel 1081 venne inaugurata la cripta e nel 1084 la chiesa venne consacrata dal papa Gregorio VII, che dopo il Sacco di Roma del maggio 1084 si era rifugiato a Salerno, dove morì in esilio. 

Il Duomo è stato costruito sul modello dell’Abbazia di Montecassino con una pianta di tipo basilicale con tre navate longitudinali, un transetto e un quadriportico. L’ingresso attuale ha modificato quello medievale con la coppia scultorea del leone e della leonessa.

L’atrio, che ha una superficie di circa 1000 m2 è circondato da un porticato retto da 28 colonne di spoglio con archi a tutto sesto rialzato, che riecheggiano tipologie islamiche.

Esso è arricchito su tutti i lati da una serie di sarcofagi romani, riutilizzati in epoca medievale, configurandosi come una specie di Pantheon della città.

Sul lato meridionale sorge un campanile arabo-normanno della metà del XII secolo alto quasi 52 metri, con una base di circa dieci metri per lato. Su di esso trovano posto otto campane.

L’ingresso principale alla chiesa è costituito da una porta di bronzo bizantina, inserita in un portale marmoreo medievale. Le cappelle laterali risentono soprattutto della cultura barocca con quadri settecenteschi di buona fattura come il San Gennaro di Francesco Solimena.

Salerno – Duomo porta di bronzo

Nel XVII secolo la chiesa cominciò ad assumere una veste barocca con i lavori di rifacimento della cripta ad opera di Domenico Fontana (1607) e la decorazione di Belisario Corenzio (1643), e radicalmente trasformata, dopo il terremoto del 1688, dagli architetti Buratti e Sanfelice.

L’interno, a croce latina, è a tre navate con tre absidi aperte sul transetto: sono presenti grandi pilastri che incorporano le primitive colonne monolitiche di granito, che sorreggevano 24 arcate a tutto sesto.

Il corpo della chiesa, che misura m. 82×43, nel tempo è stato alterato da vari rifacimenti e restauri. Il restauro in corso da alcuni anni per l’eliminazione della veste barocca e il ripristino delle forme originarie ha riservato alcune sorprese, come il rinvenimento di un affresco di scuola giottesca.

Nella navata centrale si possono ammirare i celebri amboni degli ultimi decenni del XII secolo, decorati con sculture e mosaici di ambito siciliano. L’ambone destro, più grandioso, è del 1180-1194; di forma rettangolare, poggia su dodici colonne con capitelli corinzi e romanici. L’ambone sinistro, del 1163-1181, è meno ricco dell’altro, ma più raffinato: è sorretto da quattro colonne di granito con capitelli scolpiti.

                                                                       Duomo di Salerno Ambone sin.

La navata di destra presenta nella prima cappella un dipinto di Francesco Solimena raffigurante San Gennaro; al termine della navata è un sarcofago del I secolo d.C. raffigurante il trionfo di Bacco e Arianna. Nell’abside, (detta delle crociate perché vi si benedicevano le armi prima della partenza dei Crociati per la Terra Santa,) vi è il sepolcro di S. Gregorio VII e due affreschi della scuola di Angelo Solimena. Nel catino dell’abside in alto la figura dell’Arcangelo Michele, nel piano inferiore San Matteo e i Santi Giovanni e Giacomo.

La navata di sinistra conserva nelle cappelle una tela raffigurante la Pentecoste, la statua lignea del XIV secolo raffigurante la Madonna e il monumento funebre della regina Margherita di Durazzo, opera di Baboccio di Piperno. L’abside conserva una decorazione che raffigura il Battesimo di Gesù recuperata da una chiesa longobarda demolita per la costruzione del Duomo.

Dopo la sacrestia, la cappella del Tesoro conserva alcuni reliquiari gotici: si possono ammirare il braccio di San Matteo e le statue d’argento dei Santi Martiri Salernitani.

Al di sotto del duomo, in corrispondenza dell’altare centrale, si trova la cripta con la volta affrescata da Belisario Corenzio con scene del Vangelo. Presenta tre absidi, quella centrale è dedicata ai Martiri Salernitani, le due laterali ai Santi e alle Sante della città.

                                                                      Cripta del Duomo di Salermo

Qui sono la tomba di San Matteo, opera di Domenico Fontana, con un elegante baldacchino che reca in alto gli stemmi dei reali di Spagna, e l’altare bifronte che presenta ai due lati le statue bronzee dell’Evangelista, opera di Michelangelo Naccherino.

La cripta del Duomo di Salerno, ricca di marmi policromi e di affreschi, presenta un ambiente a sala con nove file di tre campate, con volta a crociera poggiate su colonne che snodandosi in diverse direzioni formano un intreccio di curve che degradando sfumano.

                                                                      Cripta del Duomo di Salermo

Foto di Alfredo Valente

fonti: https://www.cattedraledisalerno.it/visita-virtuale/la-basilica.html

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